STATISTICHE                                                                      

I dati da me rilevati a partire dal 1992 non sono certo pochi, ma comunque non completamente sufficienti a fotografare in maniera esatta il clima di Castelnuovo. Infatti questi ultimi 27 anni sono stati climaticamente particolari, contrassegnati dall'incedere del famigerato "riscaldamento globale". Se è vero, continuando questo trend attuale, che le medie normali dovranno per forza essere riscritte, altrettanto interessante è capire cosa succedeva prima e in fondo cosa potrebbe succedere in futuro, visto che una certa fluttuazione climatica c'è sempre stata, anche in epoca pre-industriale (quindi non imputabile all'uomo). Mi è sembrato quindi molto interessante ricercare dati climatici passati, sia misurati direttamente a Castelnuovo, che elaborati da misure eseguite in altre località toscane. Naturalmente questi ultimi valori risulteranno meno accurati, ma comunque a mio avviso significativi. Il periodo preso in esame è quello a partire dal 1951, essendo questo l'anno in cui, dopo la guerra, è stata ricostruita la rete meteorologica nazionale.

Grafici Highcharts: i nuovi grafici sottostanti sono interattivi ed è possibile  zoomare e selezionare/deselezionare i vari parametri usando il tasto sinistro del mouse

TEMPERATURE ELABORATE DAL 1951

Molto spesso capita di sentire frasi come "le stagioni non sono più le stesse", oppure "non vengono più gli inverni di una volta". Certo le temperature medie hanno avuto sicuramente una tendenza al rialzo in questi ultimi anni, ma il ricordo di memorabili nevicate e di freddi glaciali, non può certo basarsi solo sui racconti delle persone più anziane. Infatti molti avvenimenti climatici ci risultano oggi alquanto affievoliti nel tepore delle nostre case superriscaldate, mentre prima alla fatica del lavoro si univano condizioni di vita anche domestica sicuramente non paragonabili alle attuali.  Ebbene un certo confronto si può sicuramente fare prendendo in considerazione dati climatici di città vicine.

Dal  web ho infatti reperito l'andamento termico della città di Firenze a partire dal 1951 ed ho cercato di riadattarlo a quello di Castelnuovo. Chiaramente si tratta di due climi abbastanza diversi (il primo di pianura interna, mentre il nostro di tipo sub-montano) ma a livello medio annuale si può certamente verificare una certa differenza termica  che si mantiene pressoché costante. Ciò è dimostrabile prendendo in considerazione gli anni a partire dal 1992 che sono stati da me monitorati, come si può notare nel grafico seguente:

Gli andamenti delle temperature medie delle due località sono abbastanza simili con uno scarto medio che si è sempre mantenuto quasi costante intorno ai 3 °C. Estrapolando lo stesso scarto agli anni precedenti è stato elaborato così  l'andamento termico di Castelnuovo a partire dal 1951, come riportato in tabella (un ulteriore affinazione l'ho eseguita con i dati termici di alcune località toscane, prime fra tutte Larderello e Siena Poggio al Vento, registrate dal Servizio Idrologico Nazionale a partire dal 1951).

Balsa subito all'occhio il fresco che ha contraddistinto soprattutto gli anni '70,  mentre a partire da metà degli anni '90 pare proprio che sia  iniziato un certo riscaldamento, che si è consolidato nei nuovi anni del terzo millennio, come si può osservare nel grafico sottostante:

 Le elaborazioni ottenute possono essere così riassunte:

decade 1951-1960 -> temperatura media 12.1 °C

decade 1961-1970 -> temperatura media  12.0 °C 

decade 1971-1980 -> temperatura media 11.6 °C (anno di freddo record il 1980 con 11.1 °C)

decade 1981-1990 -> temperatura media 12.1 °C

decade  1991-2000 -> temperatura media 12.2 °C

decade 2001-2010 -> temperatura media 12.5 (anni di caldo record  il 2007 con 13.2 °C)

periodo 2011-2020 -> temperatura media 12.9 (anni di caldo record  il 2015 con 13.2 °C)

periodo 1951-2022 -> temperatura media 12.1 °C con trend da 11.3 °C  a 12.9 °C (+ 1.6 °C)

trentennio 1991-2020 -> temperatura media 12.6 °C (periodo preso come nuovo riferimento climatico 'CLINO')

triennio 2021-2023 -> temperatura media 13.2 (anni di caldo record  il 2022 con 13.9 °C)

Chiaramente le conclusioni sono ovvie. Rimane solo da sperare che l'incremento termico di questi ultimi anni sia dovuto soltanto ai "normali cicli naturali".

Le temperature di Castelnuovo si discostano comunque di circa -3°C da quelle riscontrate in archi di tempo confrontabili in altre località della Toscana  situate in pianura o in bassa collina, mentre sono senz’altro paragonabili con quelle di località appenniniche centro-meridionali come Campobasso e Potenza (vedi tabella); appare evidente come le similitudini con queste due stazioni appenniniche riguardano non solo le temperature medie in quanto tali, ma anche altre caratteristiche termiche come i giorni di gelo (con temperatura minima <=0°C). Tutti i dati riportati sono stati raccolti da siti Internet specializzati.

 Molto interessante è inoltre il confronto con le temperature medie mensili della vicina città di Volterra posta alla quota 544 m s.l.m., dove si evidenzia un sostanziale allineamento con le temperature massime, con leggeri scarti negativi in inverno e positivi in estate, mentre sulle minime lo scarto in positivo è mediamente di circa 1.2°C e ciò provoca anche una notevole differenza nel numero di gelate notturne (vedi tabella). Questo perché il clima di Castelnuovo è sicuramente di tipo sub-montano, in quanto il paese si trova a ridosso di un poggio e non sulla sua sommità, mentre quello volterrano è più tipicamente di alta collina: la continua  ventilazione smorza maggiormente  il caldo estivo, ma impedisce anche un più marcato raffreddamento notturno da inversione termica. Infine l'esatta ubicazione della stazione meteo di Volterra (gestita dall'Aeronautica Militare del 1965 al 1990) non mi è nota, anche se presumo fosse collocata in Piazza dei Priori (come attualmente lo è quella gestita dal Comune); quindi spostandosi anche di poco sia in altezza che in esposizione sarebbero state rilevate delle temperature minime sicuramente diverse.

Un'ulteriore osservazione dei dati medi mensili ha inoltre permesso di evidenziare come l'anomalia di questi ultimi anni è andata stabilizzandosi. Infatti prendendo come riferimento l'ultimo trentennio (periodo 1991-2020) divenuto ormai tecnicamente il nuovo CLINO, si nota come ormai lo scarto medio annuale si è portato su +0.3°C, più o meno analogo su tutti i mesi dell'anno con l'eccezione di dicembre, che nell'ultimo decennio si è scaldato di quasi +1°C; in controtendenza invece il mese di maggio, come si può vedere dal grafico seguente:

Tuttavia l'anno 2022 ha mostrato un incremento davvero notevole e repentino (redatto un articolo ad hoc nella meteorubrica), discostandosi di + 1.3 °C rispetto al CLINO 1991-2020. E se questo nuovo trend andasse confermandosi e consolidandosi nei prossimi anni sarebbe davvero preoccupante, se non inquietante! Fortunatamente l'anno appena trascorso (il 2023) ha mostrato un certo riallinemanto all'attuale normalità climatica.

PRECIPITAZIONI DAL 1951(DATI CNR)

Innanzi tutto un ringraziamento particolare al gent.mo Dr. Daniele Vergari di Firenze, che mi ha cortesemente inviato i dati meteo registrati dal C.N.R., a partire dal 1951,  in alcune stazioni termometriche e pluviometriche dislocate nel bacino del fiume Cecina.

Ho così potuto reperire i dati giornalieri di piovosità della stazione di Castelnuovo, rilevati ininterrottamente a partire dal 1951 e fino a tutto il 1997; a questi ho unito quelli da me registrati a partire dal settembre 1998. Dalla loro elaborazione ho infine ricavato le medie mensili ed annuali a partire dal 1951, ad esclusione dei primi otto mesi del 1998, ricavati dalla vicina stazione di Serrazzano. Ne viene fuori un quadro comunque abbastanza completo e accurato, che grosso modo conferma quanto avevo già previsto nel capitolo relativo alle precipitazioni, con un valore medio annuale, per il periodo 1951-2017, di 1032 mm di pioggia.

Tutti i dati mensili dei singoli anni sono riportati in tabella, unitamente alle medie mensili e annuali.

Riportando in un grafico le medie annuali si nota un andamento ondulatorio, con picchi di piovosità a cavallo degli anni '60 e '70, seguiti da un periodo meno piovoso intorno agli anni 80 e da una nuova ripresa delle precipitazioni da metà anni '90, attualmente ancora in atto, ma con alcune eccezioni come il 2011 ed il 2017:

Sono riassunti di seguito le piogge medie annuali suddivise per decadi:

decade 1951-1960 : 1021 mm

decade 1961-1970 : 1101 mm

decade 1971-1980 : 1022 mm

decade 1981-1990 : 905 mm

decade 1991-2000 : 982 mm

decade 2001-2010 : 1118 mm

decade 2011-2020 : 1146 mm

periodo 1951-2022: 1043 mm con trend da 987 mm   a 1098 mm (+ 111 mm)

trentennio 1991-2020: 1082 mm (periodo preso come nuovo riferimento climatico 'CLINO')

triennio 2021-2023: 1031 mm

Da segnalare come anno record il 2010 con ben 1803 mm di pioggia, seguito dagli anni 1960 con 1513 mm e 1984 con 1417 mm, mentre come anni più siccitosi il 1962, il 1994 ed i recentissimi 2011 e 2017, tutti sotto i 700 mm pioggia. Da segnalare inoltre negli anni 2000, oltre ai già citati 2011 e 2017, è risultato siccitoso solo il 2007 con 789 mm.

Anche per la piovosità il 2022 è risultato sui generis: nonostante le precipitazioni annuali siano state solo di poco inferiori alla media, la maggior parte dei mesi sono risultati siccitosi e le precipitazioni si sono concentrate in periodi temporali molto ristretti, nei mesi di settembre, novembre e dicembre.

ANDAMENTI STAGIONALI A PARTIRE DAL 1951

Mi sono divertito ad elaborare i dati termici e pluviometrici delle singole stagioni  meteorologiche a partire da gennaio 1951 (manca quindi il dato dicembrino di quel lontano inverno). Ne vengono fuori interessanti elaborazioni, che ad esempio sminuiscono certi eventi eccezionali: ad esempio  il 1956 non è stato, nonostante il mese di febbraio, l'anno con l'inverno più freddo, ma lo è stato il 1963, con soli 0.5°C di temperatura media;  altre vengono chiaramente confermate, come la famigerata estate 2003, effettivamente la più calda (oltre 3°C sopra la media!). Altro fatto da rimarcare sono le tendenze stagionali, per cercare di capire dove attualmente si sta dirigendo il nostro clima. Anche qui si nota un inconfutabile rialzo termico, ancora più accentuato negli ultimi tre anni, con tutte le stagioni interessate (in misura minore solo quella primaverile). Tutti i risultati sono riportati nel dettaglio dei vari anni in tabella, mentre di seguito sono riportate le medie decennali:

stagioni anni '50 anni '60 anni '70 anni '80 anni '90 anni '00 anni '10 anni 21-23 media CLINO   '91-'20
temp. (°C) pioggia (mm) temp. (°C) pioggia (mm) temp. (°C) pioggia (mm) temp. (°C) pioggia (mm) temp. (°C) pioggia (mm) temp. (°C) pioggia (mm) temp. (°C) pioggia (mm) temp. (°C) pioggia (mm) temp. (°C) pioggia (mm)
inverno 4.6 319 4.1 322 5.2 314 4.1 257 4.5 221 4.8 339 5.5 323 6.1 405 4.9 291
primavera 10.1 253 10.3 229 10.0 259 10.0 243 10.7 209 11.2 256 11.3 249 10.6 196 11.1 253
estate 19.8 120 19.5 184 19.4 156 20.3 101 20.6 137 21.0 126 21.1 167 21.9 129 20.9 143
autunno 13.0 307 13.2 371 12.2 298 13.1 305 12.9 419 13.2 388 13.5 382 14.3 361 13.2 396

Relativamente alle singole stagioni  si evince quanto segue:

INVERNO: si nota una continua tendenza al rialzo termico. Le precipitazioni sono state più scarse solo negli anni '80 e '90. Spiccano gli inverni freddi degli anni '60 e '80.

PRIMAVERA: anche qui la tendenza al rialzo degli anni 2000 è evidente. Spiccano le fredde primavere degli anni '70 e '80. Le precipitazione, dopo la flessione degli anni '90, hanno poi teso ad un leggero rialzo.

ESTATE: aumento termico a partire dagli anni '80, che si è sostanzialmente stabilizzato negli ultimi venti anni, ma con un accenno di nuovo incremento agli inizi degli anni '20 (solo 2 anni). Precipitazioni tutto sommato costanti, ma molto variabili, con picchi positivi negli anni '60, '70, '10 e picco negativo negli anni '80.

AUTUNNO: leggera tendenza all'aumento termico, con parentesi fresca negli anni '70. Precipitazioni stabili negli ultimi venti anni.

CONCLUSIONI: al momento le stagioni che sembrano avere l'aumento termico più significativo sono quelle estreme (invernale ed estiva), a causa soprattutto degli ultimi inverni particolarmente miti (circa un grado di aumento medio) e delle estati particolarmente calde, anche se in questo caso c'è molta più variabilità; negli altri periodi dell'anno sembrano prevalere le normali fluttuazioni periodiche (circa mezzo grado di aumento). Le precipitazioni sono variabili, ma sostanzialmente non si notano tendenze particolari al ribasso; anzi sia le stagioni invernali, che quelle estive, sono mediamente più umide, con un incremento però degli eventi estremi.

Autore: Alessandro Bettini (aggiornato 02 gennaio 2024)